Domenica 15 giugno 2025 alle ore 17 in Chiesa Grande con Padre Carmine Arice e i curatori don Lino Piano e Bruno Doimo
Domenica 15 giugno 2025 alle ore 17 nella Chiesa Grande della Piccola Casa di Torino (via Cottolengo 12) si tiene la presentazione del “Volume Unico” che elenca tutti i Santi e i Beati le cui reliquie sono contenute nel Santuario annesso alla Chiesa della Piccola Casa, curato da don Lino Piano ssc e Bruno Doimo.
Intervengono:
- Padre Carmine Arice, Padre Generale della Piccola Casa
- Don Lino Piano, curatore del “Volume Unico”
- Bruno Doimo, curatore del “Volume Unico”
Il “Volume Unico”, concluso il grande lavoro di ricerca e catalogazione
Dopo la stampa dei quattro volumi contenenti i reliquiari conservati nella cappella delle reliquie, annessa alla chiesa della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, si è valutata l’opportunità di realizzare un unico e ultimo volume che comprendesse ed elencasse tutti i Santi e i Beati le cui reliquie sono contenute nei predetti reliquiari. Ciò avrebbe facilitato la consultazione generale dell’elenco dei Santi e Beati e consentito una più pratica archiviazione del contenuto del Santuario.
Per ogni reliquia è indicato il numero del volume e della pagina in cui si trova, il numero del reliquiario in cui essa è conservata e il numero attribuitole all’interno del reliquiario.
Ad ognuna di esse è apposta una brevissima didascalia contenente la trascrizione esatta del nome del santo o della santa cui essa è attribuita, in latino e italiano e un minimo di notizie storiche ad essi relative.
Tali notizie sono desunte dal Martirologio Romano secondo l’edizione tipica del 2004. Se il nome del santo o della santa non è contenuto in detto Martirologio si fa riferimento al Martirologio Romano del 1925. In caso di necessità si è fatto ricorso altresì all’enciclopedia Bibliotheca Sanctorum o a Wikipedia, Santi e Beati.
In molti casi, pur essendo chiaro il nome del santo, non si è potuto identificarlo stante la presenza di molti santi con lo stesso nome nel Martirologio Romano.
L’identificazione dei santi, cui le reliquie sono attribuite, è stata possibile quando il nome del santo è unico nel Martirologio Romano; oppure è ben specificato (per es. San Carlo Borromeo, San Pio I, San Francesco di Assisi); oppure quando la reliquia è collocata nel giorno del calendario in cui nel Martirologio Romano ricorre la memoria del santo. Quando non è stato possibile identificare il santo cui la reliquia è attribuita, è stata inserita la sigla “n.i.” cioè “non identificabile”.
Là dove il nome latino è scritto correttamente, è stato inserito, tra parantesi, il nome corretto, preceduto dal termine “rectius” che vuol dire “più correttamente, più esattamente”.
Là dove il santo è indicato come Beato “B”, se adesso è “Santo” perché canonizzato, è stata introdotta tra parentesi la correzione “Nunc S.” (=ora santo) o viceversa se la persona è indicata come Santa “S.”, mentre è soltanto Beata “rectius B”.
Il lavoro di questo ultimo volume è iniziato circa 2 anni fa e la sfida è stata quella di collocarvi tutti i nomi, in ordine alfabetico, in modo che il volume non superasse le 500 pagine.
Un profondo ringraziamento al volontario Bruno Doimo per la costante dedizione con cui ha affrontato la fatica della compilazione di questo ulteriore volume. Senza la sua collaborazione tecnico-informatica il volume, come anche il già pubblicato catalogo, non avrebbe visto la luce.
Possiamo concludere davvero con l’invocazione: Omnes Sancti et Sanctae Dei, intercedite pro nobis.
don Lino Piano, ssc
Il volontario Bruno Doimo: “conclusa una sfida che ha permesso di catalogare in un unico volume opere di spiritualità e di fede”
Insieme a don Lino Piano abbiamo colto la sfida di realizzare un “Volume Unico” che raccogliesse in 500 pagine tutte le diecimila reliquie presenti nel Santuario, in modo da facilitarne la consultazione.
Siamo giunti alla fine di un percorso iniziato dieci anni fa, nel 2015, con l’avvio dei lavori per il primo catalogo delle reliquie conservate nel Santuario annesso alla Chiesa della Piccola Casa.
Per me è stata una sfida perché per catalogare 10 mila reliquie in 500 pagine abbiamo dovuto sfruttare ogni centimetro: ogni pagina, infatti, doveva contenere 20 reliquie, se non si riusciva bisognava recuperare in quella successiva.
In questo lavoro emerge anche il carisma e la spiritualità di Padre Luigi Anglesio, primo successore del Santo Cottolengo, che con le Suore sordomute cesellò alcune di queste opere d’arte.
Una sfida, dunque, che oggi permette di consultare con facilità opere d’arte, ma soprattutto di spiritualità e di fede.
Deo gratias!
Bruno Doimo
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